Castagno dei Cento Cavalli

Ai piedi dell’Etna il Castagno più antico d’Europa

All’interno del bosco di Carpineto, nel territorio del comune di Sant’Alfio, si trova un albero secolare da record, il Castagno dei Cento Cavalli. Con una circonferenza complessiva di 57 metri e un’altezza di 22 metri, questo albero secolare è il più longevo d’Europa.

Secondo gli studiosi la sua origine risalirebbe tra i tre e i quattromila anni fa, e il suo nome affonda le radici nella leggenda.  Si racconta, infatti, che una regina, con al seguito cento cavalieri, sorpresa da un brutto temporale durante una battuta di caccia, trovò riparo sotto i rami di questo maestoso Castagno.

Da sempre sotto lo studio di botanici e naturalisti, il suo primato europeo fu stabilito nel 1982 dal noto botanico torinese Bruno Peyronel, non solo come albero più antico d’Europa, ma anche come il più grande d’Italia. Nello stesso anno, il Corpo forestale dello Stato lo inserì nel patrimonio italiano dei monumenti verdi, tra i 150 esemplari di elevato valore storico e monumentale. Non solo, nel 2008  la sua incredibile bellezza e maestosità è stata riconosciuta anche dall’Unesco che lo ha nominato Monumento Messaggero di pace.

Definito un vero spettacolo naturale, con la sua imponente chioma verde la pianta è diventata una vera e propria attrazione per i turisti italiani e stranieri.

Ma non è stato sempre tutto rose e fiori per questo maestoso Castagno, infatti, nel 1923 riuscì a salvarsi da un gravoso incendio che attaccò il tronco centrale, e più recentemente, è stato sotto attacco come tanti altri castagni in Italia del Cinipide Galligeno, un parassita molto pericoloso che attacca i germogli delle piante ospiti, arrestandone la crescita vegetativa e provocando una riduzione della fruttificazione e il deperimento della pianta.

Grazie ad un rapido intervento del comune di Sant’Alfio, il problema è stato affrontato in modo ecologico senza l’aiuto di pesticidi, rilasciando e monitorando nel mese di Aprile 11 mila insetti antagonisti del parassita. Rispetto allo scorso anno la vegetazione del Castagno sembra già più sana e rigogliosa, segno dell’ottima riuscita dell’intervento.